Autobiografia della neve
Le forme dei cristalli, la fine dei ghiacciai e altre storie da un mondo silenzioso
Daniele Zovi
«Per me la neve è una vecchia storia, una storia d'amore collettiva. C'era un periodo dell'anno in cui eravamo certi che sarebbe caduta, portando il silenzio e la gioia.»
Per Daniele Zovi, nato tra le vette che incorniciano l'altopiano di Asiago, la neve fa parte del paesaggio della memoria, lo spazio fisico in cui si muovono i nostri ricordi. Quello con dar snea - come la neve viene chiamata nella lingua cimbra dell'altopiano - è un amore iniziato fin da bambino, mentre osserva i fiocchi scendere lenti, e rimasto poi costante e appassionato in una vita di lavoro da forestale. Attraverso racconti personali e leggende, studi e dati scientifici, Zovi ripercorre in queste pagine la sua educazione alpina. Seguiamo i suoi passi lungo i sentieri innevati, dalle esplorazioni sugli sci dell'adolescenza, sulle montagne di casa, alle marce militari lungo le vie della Grande guerra, dai viaggi in Russia e sulle Ande fino alle pendici dei grandi ghiacciai himalayani, dove, incastonata nei cristalli, è conservata la memoria biologica del nostro pianeta. Tra i boschi e il ghiaccio, ci ritroviamo immersi in un mondo fantastico, fragile e silenzioso, di cui, in questi ultimi tempi, abbiamo cominciato a perdere esperienza: mentre ogni anno le precipitazioni nevose diminuiscono drammaticamente, Zovi compone un'autobiografia poetica, un omaggio a un mondo ogni giorno più precario: una spedizione di recupero verso il proprio passato, e un urgente tentativo di salvaguardare la nostra storia, racchiusa nella neve.
«Pagine appassionate, piene di scienza e di esperienza, di etica e di poetica» - Robinson, La Repubblica
«In questo viaggio poetico, ci insegna a leggerne le tracce, i nomi, gli odori, tra lampi di luna, antichissime nevicate e suggestive leggende.» - Laura Pezzino, Vanity Fair
Per Daniele Zovi, nato tra le vette che incorniciano l'altopiano di Asiago, la neve fa parte del paesaggio della memoria, lo spazio fisico in cui si muovono i nostri ricordi. Quello con dar snea - come la neve viene chiamata nella lingua cimbra dell'altopiano - è un amore iniziato fin da bambino, mentre osserva i fiocchi scendere lenti, e rimasto poi costante e appassionato in una vita di lavoro da forestale. Attraverso racconti personali e leggende, studi e dati scientifici, Zovi ripercorre in queste pagine la sua educazione alpina. Seguiamo i suoi passi lungo i sentieri innevati, dalle esplorazioni sugli sci dell'adolescenza, sulle montagne di casa, alle marce militari lungo le vie della Grande guerra, dai viaggi in Russia e sulle Ande fino alle pendici dei grandi ghiacciai himalayani, dove, incastonata nei cristalli, è conservata la memoria biologica del nostro pianeta. Tra i boschi e il ghiaccio, ci ritroviamo immersi in un mondo fantastico, fragile e silenzioso, di cui, in questi ultimi tempi, abbiamo cominciato a perdere esperienza: mentre ogni anno le precipitazioni nevose diminuiscono drammaticamente, Zovi compone un'autobiografia poetica, un omaggio a un mondo ogni giorno più precario: una spedizione di recupero verso il proprio passato, e un urgente tentativo di salvaguardare la nostra storia, racchiusa nella neve.
«Pagine appassionate, piene di scienza e di esperienza, di etica e di poetica» - Robinson, La Repubblica
«In questo viaggio poetico, ci insegna a leggerne le tracce, i nomi, gli odori, tra lampi di luna, antichissime nevicate e suggestive leggende.» - Laura Pezzino, Vanity Fair
Dettagli libro
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Editore
-
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
-
Numero di pagine
256 -
Argomento
Sull'autore
Daniele Zovi
Daniele Zovi è nato nel 1952 a Roana e cresciuto a Vicenza. Si è laureato in Scienze forestali a Padova e per quarant’anni ha prestato servizio nel Corpo forestale dello Stato, prima come ufficiale e poi come dirigente. Nel 2017 è stato nominato generale di brigata del Comando carabinieri-forestale del Veneto ed è uno dei maggiori esperti in materia di animali selvatici, autore di diversi trattati sul tema. Con utet nel 2018 ha pubblicato Alberi sapienti, antiche foreste.