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«Siate creativi!» - che a pronunciare queste parole siano designer, stilisti, politici o manager, poco importa: nell'ultimo decennio gli appelli alla creatività sono diventati un mantra dell'industria culturale e della startup culture. Nell'epoca della creatività diffusa, questa qualità sembra sempre più legata all'idea di un brillante successo individuale. Ma è tutto qua? Perché è necessario Rompere le regole? Se il latino regula (riga, asticella) rimanda a un'idea di dirittura, di "retta via", i sei saggi proposti in questo libro raccontano per contrasto l'essenza della deviazione, lo scarto dalle consuetudini tracciate, la sfida impertinente. In sei modi diversissimi fra loro. Nella sua breve storia della resilienza, Marco Belpoliti mostra come sia proprio nelle situazioni più difficili che gli esseri umani scoprono dentro di sé risorse impensate. Giovanni De Luna ricostruisce la forza tellurica di un Sessantotto all'insegna della disobbedienza, che ha cambiato per sempre il nostro modo di pensare la giovinezza. Nadia Fusini ci porta nella Londra di primo Novecento, che assiste scandalizzata alle sperimentazioni artistiche ed esistenziali di Virginia Woolf e degli artisti di Bloomsbury. Con Nicola Gardini scopriamo che nella Grecia antica i creativi non erano gli artisti ma i filosofi, e che spesso era considerato ripugnante ciò che per noi è un trionfo della fantasia. Fabrizio Gifuni racconta il potere della parola umana, che trasforma in arte i vissuti più brutali, e attraverso i corpi degli attori compie miracolose trasmutazioni. Infine, Francesca Rigotti punta la lente su due età della vita, maternità e vecchiaia, ritenute da molti, a torto, la tomba della creatività. Rompere le regole non significa però distruggere la tradizione. Tutt'altro: come insegna la pratica giapponese del kintsugi, è possibile ricomporre i frantumi esaltando con l'oro le fratture e i segni del tempo, creando così una nuova, sorprendente armonia.

Interventi nel libro:

Marco Belpoliti
La resilienza come atto creativo: fare di più con meno

Giovanni De Luna
1968: l'anno della disobbedienza?

Nadia Fusini
Virginia Woolf e Bloomsbury, una rivoluzione creativa

Nicola Gardini
Il centauro femmina. Per un vocabolario classico della creatività

Fabrizio Gifuni
La voce umana è un miracolo. Il corpo della scrittura dalla letteratura al teatro

Francesca Rigotti
Età e tempo della creatività

Dettagli libro

Sull'autore

Marco Belpoliti

Marco Belpoliti, saggista e scrittore, insegna all’Università di Bergamo, collabora con “la Repubblica” e “l’Espresso” e dirige la rivista online “Doppiozero”. Tra i suoi libri: Il corpo del capo (nuova edizione 2018), Da quella prigione. Moro, Warhol e le Brigate Rosse (nuova edizione 2018) e Primo Levi di fronte e di profilo (2015). Per Einaudi ha curato l’edizione delle Opere di Primo Levi (1997) e la nuova edizione Opere complete (2016).

Giovanni De Luna

Giovanni De Luna ha insegnato Storia contemporanea all’Università di Torino. Firma de “La Stampa” e autore di Rai Storia, ha pubblicato tra gli altri: Il corpo del nemico ucciso. Violenza e morte nella guerra contemporanea (2006), Le ragioni di un decennio. 1969-1979 (2009), La Repubblica del dolore. Le memorie di un’Italia divisa (2011), La Resistenza perfetta (2015) e La Repubblica inquieta. L’Italia della Costituzione (2017).

Nadia Fusini

Nadia Fusini, scrittrice e critica letteraria, collabora con “la Repubblica” e insegna alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Si è dedicata ai temi dell’identità e della scrittura femminile. La sua traduzione di The Waves di Virginia Woolf ha vinto il premio Mondello nel 1995. Ha curato i due Meridiani Mondadori dedicati alla Woolf. Fra i suoi ultimi libri: Hannah e le altre (Einaudi 2013) e Vivere nella tempesta (Einaudi 2016).

Nicola Gardini

Nicola Gardini insegna Letteratura italiana e comparata al Keble College dell’Università di Oxford. Saggista, scrittore e traduttore, con il romanzo Le parole perdute di Amelia Lynd (2012) ha vinto il premio Viareggio. Ha curato edizioni di Catullo, Marco Aurelio, Ted Hughes ed Emily Dickinson. I suoi ultimi libri sono Viva il latino. Storie e bellezza di una lingua inutile (2016) e Le 10 parole latine che raccontano il nostro mondo (2018).

Fabrizio Gifuni

Fabrizio Gifuni è uno degli attori più affermati del teatro e del cinema italiano. Ideatore e interprete del progetto Gadda e Pasolini: antibiografia di una nazione (regia di Giuseppe Bertolucci, Premio Ubu 2010), è stato protagonista di Lehman Trilogy, ultima regia di Luca Ronconi. Ha collaborato, fra gli altri, con Gianni Amelio, Marco Tullio Giordana, Liliana Cavani, Paolo Virzì e Marco Bellocchio.

Francesca Rigotti

Francesca Rigotti, filosofa e saggista, ha insegnato nelle Università di Göttingen, Zurigo e Princeton. È docente dell’Università della Svizzera italiana, scrive su giornali italiani ed esteri e collabora con la Radio della Svizzera italiana. Tra le sue opere: Il pensiero delle cose (2007), Gola. La passione dell’ingordigia (2008), Partorire con il corpo e con la mente (2010), Onestà (2014) e De senectute (2018).

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