Giovanni Verga

Giovanni Verga (Catania 1840-1922) perfezionò nei suoi romanzi la teoria del Verismo, diventandone il massimo esponente. Dopo i primi romanzi (Storia di una capinera, Eros, Tigre reale) scrisse una serie di novelle di successo dove sperimenta un nuovo linguaggio, che riproduce la lingua parlata e il flusso di coscienza dei personaggi, tratti per lopiù dall'ambiente che gli fu più congeniale, quello della campagna siciliana. Fra le raccolte di novelle si ricordano Vita dei campi (1880) e Novelle rusticane (1883). Scrisse anche romanzi, che avrebbero dovuto costituire il Ciclo dei Vinti sul modello di Emile Zola. Di questi, sono stati portati alla fine solo I Malavoglia e Mastro Don-Gesualdo, accolti con freddezza dal pubblico.