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Publilio Optaziano Porfirio, poeta e senatore nella Roma del IV secolo d.C., ci ha lasciato un ampio corpus di carmina, composti in tempi diversi con varie tecniche. Il nucleo centrale della sua opera è rappresentato dal panegirico inviato a Costantino, quando l'autore si trovava in esilio, nella speranza di ottenerne il perdono. Notevole la perizia tecnica dimostrata da Optaziano: fu egli il primo autore a scrivere versus intexti, ovvero "versi intrecciati", una particolare forma di carme figurato in cui non solo i versi sono disposti in modo da formare un disegno stilizzato, ma viene aggiunta la tecnica dell'acrostico, in modo che all'interno del componimento si possa seguire un secondo, e talora anche un terzo, percorso di lettura. Dei carmina di Optaziano Utet propone oggi un'edizione digitale che si segnala per il compendio esegetico e per la presenza di immediati collegamenti ipertestuali tra l'originale latino e la traduzione italiana.

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